sexta-feira, 27 de janeiro de 2012

DIA 27 DE JANEIRO - DIA DE SANTA ÂNGELA DE MÉRICI,PADROEIRA DE BRÉSCIA / ITÁLIA




Retrato de Santa Ângela,visto no museu dedicado a ELA em Bréscia:Apoiado em um tripé, podemos ver o único retrato da vida da Santa, feito provavelmente por Moretto, o maior representante da pintura renascentista de prestígio em Bréscia. Sua realização foi possível graças à exposição prolongada do corpo de Santa Ângela Merici, após a morte. O trabalho é muito realista, em que o autor parece ter querido fixar na tela apenas os traços físicos do rosto de Santa Ângela.



Nasceu em Desenzano del Garda (Bréscia) entre 1470 e 1475.Cresceu em uma família enraizada em princípios cristãos e baixo status social, embora relacionados a pessoas influentes.

Seu pai John, que era um cidadão de Bréscia, viveu trabalhando na terra. Sua mãe, Catherine, é a irmã de Bianchi Ser Biancoso de 'di Salo, durante muitos anos membro do Conselho Municipal daquela cidade.

Ângela tinha três irmãos e uma irmã.Ela viveu em Desenzano em sua juventude em um lugar chamado " The Raw ",num ambiente familiar cristão e simples, a exemplo dos pais, ganhando uma sólida formação espiritual.

Com dezoito anos Ângela fica sozinha, exposta aos perigos daqueles anos turbulentos, é então acolhida na casa de um tio rico,em Salo, freqüentada por pessoas refinadas e cultas.

Em Salo, para contrariar o espírito do mundo ,se dedica a uma vida de mortificação, é terciária franciscana, freqüentando os sacramentos da Confissão e da Comunhão. Aos 26 anos retorna para Desenzano,levando uma vida tranquila,no campo, dedicada à oração e obras de caridade, enquanto lentamente amadurece sua vocação.

Esta estadia é marcada pela experiência de uma visão no lugar Brudazzo (1506):

Ângela estava em oração quando vê no céu uma escada com várias virgens e anjos cantando.Ouve então sua irmã(já falecida),dizer que Deus quer que Ela funde uma nova ordem.Aquela melodia angelical, nunca mais saiu da mente de Santa Ângela,enquanto viva.

Ângela tinha apenas o curso primário e chegou a ser "conselheira" de governadores, bispos, doutores e sacerdotes. Os seus sofrimentos, sua entrega à Deus e a vida meditativa de penitência lhe trouxeram, através do Espírito Santo, o dom do conselho, que consiste em saber ponderar as soluções adequadas para todas as situação da vida.

Ela também, percebeu que naquele momento histórico, as meninas não tinham quem as educassem e livrassem dos perigos morais, e que as novas teorias levavam as pessoas a querer organizar a vida como se Deus não existisse. Para lutar contra o paganismo, era preciso restaurar a célula familiar. Inspirada pela Virgem Maria, fundou a Comunidade das irmãs Ursulinas, em homenagem a santa Úrsula, a mártir do século IV, que dirigia o grupo das moças virgens, que morreram por defender sua religião e sua castidade.

Ângela acabou se tornando a portadora de uma mensagem inovadora para sua época. Organizou um grupo de vinte e oito moças, para ensinar catecismo em cada bairro e vila da região. As "Ursulinas" tinham como finalidade a formação das futuras mães, segundo os dogmas cristãos. Ângela teve uma concepção bastante revolucionária para sua época, quando se dizia que uma sólida educação cristã para as moças só seria possível dentro das grades de uma clausura.

Decidiu que era a hora de fazer a comunidade se tornar uma Congregação religiosa.Consta, pela tradição, que antes de ir à Roma para dar início a esse projeto, quis fazer uma peregrinação em Jerusalém. Assim que chegou, ficou cega. Visitou os Lugares Sagrados e os viu com o espírito, não com os olhos. Só recobrou a visão, na volta, quando parou numa pequena cidade onde existia um crucifixo milagroso, foi até ele, rezou e se curou. Anos depois, foi recebida pelo papa Clemente VII, durante o Jubileu de 1525, que deu início ao processo de fundação da Congregação, que ela desejava.

Ângela a implantou na Bréscia, dez anos depois, quando saiu a aprovação definitiva. E alí, a fundadora morreu aos setenta e cinco anos, em 27 de janeiro de 1540 e foi canonizada, em 1807.

SITE OFICIAL
http://www.angelamerici.org/it_home.php



ITALIANO

Nasce a Desenzano del Garda (Brescia) tra il 1470 ed il 1475.
Cresce in una famiglia di radicati principi cristiani e di modesta condizione sociale, anche se imparentata con persone influenti.

Suo padre Giovanni, che era stato cittadino di Brescia, vive lavorando la terra. Sua madre, Caterina, è sorella di ser Biancoso de' Bianchi di Salò, per molti anni membro del Consiglio Comunale di quella città. Ha tre fratelli e una sorella. Risiede a Desenzano fino alla giovinezza in una località denominata "Le Grezze".

La sua vita si sviluppa nel clima semplice e cristiano della famiglia, sull'esempio dei genitori, acquistando una solida formazione spirituale. A diciotto anni Angela resta sola; esposta ai pericoli di quegli anni turbolenti, viene accolta nella casa di un agiato zio materno, a Salò, frequentata da persone raffinate e colte, e impara a leggere. Per scrivere si avvarrà sempre di segretari. A Salò per contrastare lo spirito mondano si dedica ad una vita di mortificazione, si fa Terziaria francescana, frequentando i Sacramenti della Confessione e della Comunione.

A 26 anni ritorna a Desenzano, col desiderio di poter meglio decidere della sua vita: qui possiede alcuni beni a lei pervenuti in eredità. Vi conduce una vita silenziosa, casa e campi, dedita all'orazione e alle opere di carità, mentre matura lentamente la sua vocazione. Tale permanenza è segnata dall'esperienza di una visione in località Brudazzo (1506): raccolta in preghiera le pare che il cielo si apra e vede scendere angeli e vergini; era come una prefigurazione della Compagnia.

Nel 1516 si stabilisce a Brescia; dapprima presso la famiglia Patengola, dove reca conforto alla signora Caterina rimasta vedova ed in lutto per la morte dei due figli; poi in contrada Santa Agata, in due stanzette offertele dal ricco mercante Antonio Romano. Essa diviene la benefattrice e la consigliera più ricercata della città.
Sono di questo periodo i pellegrinaggi di Angela:

- a Mantova (1520) per pregare sulla tomba della beata Osanna Andreasi, Terziaria Domenicana
- in Terra Santa (1524)
- a Roma (1525) per acquistare il Giubileo
- al Sacro Monte di Varallo (1529) per meditare la passione e la morte di Cristo

Di ritorno è costretta a riparare per qualche tempo a Cremona, essendo Brescia occupata da truppe spagnolo tedesche; e la salute è così precaria che sembra vicina alla morte. Rinfrancatasi, torna a Brescia, ospite di Agostino Gallo, ricco mercante e letterato.
A circa 60 anni, ricca di esperienza e di virtù, pensa di proporre anche ad altre donne lo stile di vita maturato nella preghiera e nella riflessione.

Nel 1531 raccoglie un gruppo di dodici amiche, di ogni classe sociale con l'impegno di vivere in verginità: «santificare se stesse per santificare le famiglie e la società restando nel secolo, incredulo e sensuale, come elementi di reazione e di conservazione cristiana»!

Nel 1532 Angela, con le 12 compie un pellegrinaggio al Sacro Monte di Varallo, per formarsi alla scuola di Gesù Crocifisso. Di ritorno pone la sua abitazione presso la Chiesa di S. Afra, dove rimarrà fino alla morte.
Il 25 novembre 1535, giorno di Santa Caterina, Angela Merici dà avvio ufficiale alla Compagnia di S. Orsola: 28 vergini si riuniscono nella chiesa di S. Afra, ricevono l'Eucaristia e si consacrano a Dio: a testimonianza del fatto depongono la loro firma nel "libro generale" della Compagnia.
Per questo nuovo itinerario spirituale che ormai si va consolidando e diffondendo, Angela detta la Regola al fedele Gabriele Cozzano che la presenta al Vescovo, card. Cornaro.

Essendo stata giudicata degna ed ispirata, la Regola viene approvata l'8 agosto 1536 da Lorenzo Muzio, Vicario Generale dell'Ordinario diocesano card. Francesco Cornaro. Il 18 marzo 1537 Angela venne eletta "Superiora e Madre Generale" a vita. Alla fine del 1539 detta i Legati ed i Ricordi quale Testamento spirituale indirizzato alle Madri e Governatrici della Compagnia.

Angela muore il 27 gennaio 1540, attorniata dalle sue 150 figlie. Dopo le esequie solenni, il corpo rimane esposto per un mese intero nella chiesa di S. Afra, senza subire corruzione alcuna: i Canonici della Cattedrale, i Canonici Lateranensi di S. Afra ed i Francescani si contendono l'onore della sepoltura.
Alla fine si decide per la chiesa di S. Afra accanto alle tombe dei Santi Martiri bresciani.

Il 9 giugno 1544 il papa Paolo III approvò la nuova istituzione con la Bolla "Reginari Universalia Ecclesia". Il Decreto con il riconoscimento del titolo di beata, è emesso il 30 aprile 1768 da Clemente XIII. Pio VII la proclama Angela Merici, Santa, il 24 maggio 1807. Pio IX nel 1861 ne estende il culto alla Chiesa universale.

Altri elementi di biografici sono contenuti nell'itinerario del Museo.


Gli Scritti


Angela Merici non scrisse (pare non sapesse scrivere), ma dettò le sue opere a Gabriele Cozzano, suo fedele segretario e cancelliere della Compagnia.
Sono tre, comunemente chiamate "Scritti di Sant'Angela", i loro titoli specifici sono: Regola, Ricordi, Testamento.
Destinati alla Compagnia di S. Orsola per la quale dovevano essere norma di vita, nel corso dei secoli hanno orientato la spiritualità ed animato la pedagogia dei diversi rami di Orsoline diffuse nel mondo intero.
I testi più antichi oggi conosciuti provengono, per i "Ricordi" e per il "Testamento", dalla copia notarile stesa dagli originali e conservata nell'Archivio Segreto Vaticano; per la "Regola", dal Codice manoscritto rinvenuto presso la Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco di Milano. Il "Codice Trivulziano" è un documento che si può datare fra l'11 dicembre 1545 e il 14 aprile 1546 o, almeno, entro il 21 giugno di questo medesimo anno (Angela Merici è morta nel 1540).

Dei Ricordi e del Testamento ne parlano gli Atti processuali di canonizzazione di Angela Merici.
La Regola, secondo il Codice Trivulziano, è costituita da un Prologo e undici Capitoli. Il documento spicca per la sensibilità tutta femminile, nelle espressioni linguistiche, in alcuni particolari della descrizione del contesto del tempo e nella spiritualità di totale fiducia in Dio.

La Regola è diretta ai membri della "Compagnia di Sant'Orsola". Essa indica alla Figlie la strada da seguire per divenire quello che devono essere: "vere e intatte spose del Figlio di Dio".
I Ricordi sono rivolti alle Responsabili della Compagnia. Si tratta di un complesso di consigli e indicazioni utili per aiutarle a guidare le Figlie loro affidate nella vita spirituale.

Il Testamento è indirizzato ad alcune nobili vedove di Brescia, che si dedicavano alla Compagnia, tutelandola e sorreggendola nei suoi interessi formativi e spirituali e rappresentandola davanti alle autorità religiose e civili.


ENGLISH - Saint Angela Merici






VÍDEO EM ESPANHOL - VIDA DE SANTA ÂNGELA DE MÉRICI





DEUTSCH - SANTA ÂNGELA DE MÉRICI


Vita von Angela Merici, Teil 1





Vita von Angela Merici, Teil 2




Santurario di Sant'Ângela Mérici




Sant'Angela Merici, Desenzano

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